Come pulire il materasso

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La pulizia del materasso deve essere fatta a intervalli regolari perché si trascorre circa un terzo della giornata a letto: soltanto in questo modo si garantisce un'igiene adeguata e un buon comfort, evitando la proliferazione di acari e di agenti che possono provocare allergie. Infatti bisogna tenere a mente che la qualità del materasso è poco rilevante se non lo si conserva in maniera adeguata.

Oltre a eliminare povere e sporcizia, la pulizia presuppone anche la messa in atto di piccoli accorgimenti che hanno però un impatto notevole sul risultato finale. Al tempo stesso le cure devono interessare tutte le superfici con le quali si viene in contatto, come le lenzuola, la struttura del letto e i cuscini.

I prodotti da usare


Esistono tanti prodotti diversi che si possono usare per la pulizia del materasso, ma si consiglia di privilegiare soluzioni naturali perché molto più ecologiche e salutari. Innanzitutto è bene lavare periodicamente il coprimaterasso in lavatrice, scegliendo la temperatura in base al materiale di cui è composto e usando detergenti disinfettanti.

Un coprimaterasso di cotone va lavato a 60°C, raggiungendo i 90°C se è molto sporco. Quindi lo si stira per renderlo perfettamente sterile. Ogni 2 settimane si dovrebbe sbattere i materassi con un battipanni all'esterno, ma si può anche usare un'aspirapolvere se non si possiede uno spazio outdoor abbastanza grande. In questo caso si deve passare l'eletrodomestico anche sulle parti laterali e sul lato inferiore. Una particolare cura va prestata alle cuciture perché sono i punti dove si annidano sporco e acari.

Per disinfettare il materasso si cosparge tutta la superficie con bicarbonato di sodio in polvere e, dopo un giorno di riposo senza utilizzarlo, sbatterlo nuovamente, passarci sopra un'aspirapolvere e spazzolare bene le cuciture per eliminare tutti i residui. In base alla consistenza e alla composizione delle macchie cambia il trattamento e i prodotti da usare: ad esempio per l'urina si deve passare sul materasso carta assorbente e, per eliminare il cattivo odore, strofinarla con una miscela di limone e aceto.

Invece per il sangue occorre trattare le macchie con una miscela di acqua fredda e acqua ossigenata, da lasciare a riposo per almeno un'ora. Infine nel caso della muffa la si scioglie con un vaporizzatore per aspirarla successivamente e trattare la superficie con un panno leggermente imbevuto di candeggina. Bisogna fare attenzione a questo prodotto perché è di origine chimica e fa scolorire i materiali.

Quindi si pulisce l'area interessata con dell'acqua da asciugare con un phon: in questo modo non c'è il rischio che l'umidità penetri nel materasso e lo danneggi.

Cosa tenere a mente


Esistono alcuni accorgimenti importanti da seguire per garantire la buona tenuta del materasso quando lo si pulisce: innanzitutto, dopo averlo lavato, lo si deve lasciare asciugare per un'intera giornata al sole.

Da un lato migliora l'igiene perché il materasso "respira", dall'altro si rimuovono persistenti odori sgradevoli, ad esempio quello del fumo.

Un'altra operazione periodica da effettuare è quella dell'igienizzazione, così da poter prevenire le allergie.

Inoltre è fondamentale sostituire gli elementi eccessivamente sporchi o troppo usurati.

 


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