Avere un buon materasso è fondamentale per riposare bene e per non incorrere in fastidiose dorsopatie e lombalgie. Tuttavia ci sono alcuni casi in cui bisogna ricorrere a particolari materassi che sono dei veri e propri dispositivi medici, utilizzati da chi soffre di alcune patologie ed è costretto a trascorre molto tempo a letto. Dato che si tratta di presidi medici la normativa italiana consente di detrarne parzialmente le spese di acquisto, vediamo quali sono i requisiti e come farlo.
IN QUALI CASI È PREVISTA LA DETRAZIONE FISCALE A FINI MEDICI SUL MATERASSO?
Secondo la legge italiana quando un materasso viene acquistato a scopo terapeutico, è possibile detrarre dall'Irpef il 19% del costo totale fino a un tetto massimo di spesa di 10.000 €. Il materasso in questione, però, deve essere antidecubito, ossia in grado di prevenire o ridurre le piaghe che si sviluppano nei soggetti costretti a letto a causa di patologie e operazioni.
Affinchè un materasso sia classificato come antidecubito, si deve trattare di un dispositivo medico CE di classe 1, che corrisponde proprio alla denominazione di "materasso antidecubito". Chiaramente, siccome non tutti i materassi possono essere oggetto di detrazione fiscale, è consigliabile informarsi bene presso un rivenditore qualificato in grado di soddisfare le proprie esigenze. Inoltre, sul sito internet del Ministero della Salute (mettiamo il link) è presente anche una banca dati dei dispositivi medici detraibili.
COME OTTENERE LA DETRAZIONE FISCALE PER IL MATERASSO
Una volta acquistato il dispositivo medico è fondamentale che venga fatta una fattura o uno scontrino parlante, nel quale sia indicato il codice fiscale del paziente che potrà poi detrarre parte della spesa sostenuta, nonchè l'esatto oggetto d'acquisto. Questa spesa dovrà poi essere inserita nella dichiarazione dei redditi e i costi saranno poi recuperati annualmente.
Come per tutti gli acquisti detraibili, anche per i dispositivi medici è sempre consigliabile effettuare il pagamento con bonifico bancario o carta di credito/debito, in modo che la transazione sia sempre rintracciabile e dimostrabile. Inoltre, i soggetti portatori di protesi o menomazioni permanenti possono godere anche dell'Iva agevolata (4% legge 104).
Per usufruirne occorre presentare al venditore la dichiarazione del medico curante e il certificato emesso dall'Asl di appartenenza.